Skimboard: Guida allo sport acquatico in riva al mare
Tra gli sport acquatici, lo skimboard si propone come una via di mezzo tra il surf e lo skate. Si tratta di una pratica molto divertente, ma che richiede anche una sufficiente preparazione fisica, visto che si devono cavalcare delle onde, seppur piccole.
Molto lo considerano uno sport per bambini, perché, in definitiva, si deve soltanto “giocare con l’acqua”. Tuttavia, negli ultimi anni lo skimboard si è sviluppato parecchio e ha conquistato sempre nuovi estimatori e appassionati.
Non richiedendo onde particolarmente alte e potenti, viene praticato, soprattutto, in riva al mare e garantisce un divertimento davvero notevole.
Il suo funzionamento si basa sul fenomeno del cosiddetto “aquaplaning” che consente a chi usa una piccola tavola da surf di cavalcare l’onda fino a quando questa non si infrange sulla spiaggia. La difficoltà sta nel saper mantenere l’equilibrio in modo da non far scivolare via la tavola o cadere.
Storia dello skimboard
Lo skimboard nasce in California intorno al 1920, a Laguna Beach. Qui, alcuni bagnini, tra un salvataggio e l’altro, si divertivano a scivolare sulla battigia sopra delle tavole di compensato.
Per molti anni è rimasto uno sport sconosciuto e praticato soltanto da una manciata di appassionati. Dagli anni ’70 in poi si è diffuso con una tale velocemente da portare presto alla nascita della prima azienda specializzata nel settore.
Nel 1976, infatti, la Victoria Skimboards mette in commercio i primi rudimentali modelli di skimboard. Il materiale utilizzato è la vetroresina e già dalle prime tavole è chiaro come l’ispirazione sia il surf. Gli skimboard, infatti, non sono altro che piccole tavole da surf destinate a chi vuole praticare uno sport alla portata davvero di tutti, grandi e piccoli.
Per anni, la Victoria Skimboards è stata la sola azienda a commercializzare questi oggetti in tutto il mondo, fin quando la disciplina si è diffusa in modo capillare e la richiesta è aumentata esponenzialmente.
Nel giro di una manciata di anni, lo skimboard è diventato uno sport a tutti gli effetti, con i suoi eventi e i suoi tornei internazionali. Tra questi, quello più importante è lo United Skimboard Tour, il campionato mondiale a cui partecipano gli skimboarders professionisti più conosciuti.
Skimboard: poca fatica e tanto divertimento
Ciò che rende unico lo skimboard è la sua natura di sport ibrido, a metà tra surf e skate, ma, soprattutto, la possibilità di praticarlo senza essere in possesso di una specifica preparazione fisica.
La tavola da skimboard, infatti, è più piccola e maneggevole di quella del surf e tutto si basa sulla semplice tecnica di scivolamento sull’acqua. Oggi, grazie al grande apprezzamento che lo skimboard riceve ogni giorno, è possibile praticarlo non solo al mare ma anche in vasche o piscine adeguatamente preparate e chiamate skimpool.
Il motivo principale dell’apprezzamento dello skimboard è il divertimento di poter praticare uno sport all’aria aperta e a diretto contatto con l’acqua. Per gli appassionati si tratta, inoltre, di una chance imperdibile, perché possono dare vita a spettacolari acrobazie proprio come nello skateboard.
Il fenomeno dell’aquaplaning, infatti, permette di scivolare e di raggiungere velocità importanti, grazie alle quali mettere in scena salti anche a 360° che lasceranno a bocca aperta gli spettatori.
Con un pizzico di coordinazione e senso di equilibrio, con lo skimboard ci si può divertire da soli o con gli amici, godendosi il mare in modo del tutto originale. Già a 10 anni, i bambini si avvicinano a questo sport, attratti proprio dalla sua spettacolarità e dalla possibilità di mettersi alla prova e di allenare il fisico e la mente.
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Gli stili dello skimboard
Come molti altri sport acquatici, anche nello skimboard sono previsti degli stili particolari con i quali si può praticare questa divertente attività. Nello specifico, gli stili principali sono due:
- Il wave riding, indicato per gli skimboarders più esperti e in grado di sfruttare la risacca per compiere acrobazie spettacolari;
- Il flatland, stile più comune e più facile che consiste nel far scivolare la tavola direttamente sulla battigia.
Chi vuole avvicinarsi allo stile wave riding deve essere consapevole che richiede un maggiore sforzo fisico e, dunque, un’adeguata preparazione. Nel caso del flatland, invece, siamo più vicini al mondo dello skateboard, con acrobazie quali il salto e la rotazione della tavola, perfetto, dunque, per chi ama il freestyle ed è alla ricerca di sfide particolari.
Qualunque stile si scelga di praticare, con lo skimboard lo spettacolo è assicurato, purché alla base ci sia un adeguato allenamento fisico, soprattutto sulla concentrazione e sul senso di equilibrio. Seppur adatti a tutti, infatti, sia il flatland sia il wave rinding richiedono conoscenza dei movimenti e una sufficiente confidenza con l’utilizzo di una tavola.
I vantaggi di praticare skimboarding
Scegliere di praticare skimboarding riserva diversi vantaggi, sia dal punto di vista del mero divertimento sia da quello dell’allenamento. Prima di tutto, si tratta di uno sport per cui non serve nulla di particolare, se non dell’acqua. Dunque, ha il beneficio sia di poter essere svolto in tantissimi luoghi sia di non aver bisogno di particolari condizioni meteo.
Che ci sia il sole o la pioggia, infatti, poco importa, anzi quando le onde sono più mosse del solito, può essere il momento di sperimentare (ma sempre con la dovuta prudenza) acrobazie più spettacolari e godere di un maggiore divertimento.
In secondo luogo, lo skimboard è uno sport molto divertente, perché se praticato, soprattutto, in compagnia, è un modo per stare insieme e sfidarsi a vicenda. E poi, chi non vorrebbe passare una giornata in spiaggia e in costume da bagno, divertendosi a cavalcare le onde?
Altro fattore da sottolineare è che è uno sport meno pericoloso di altri simili, primo fra tutti lo skateboard. Svolgendosi su superfici morbide come la sabbia, infatti, mette al sicuro da pericolose e dolorose cadute, rischio sempre dietro l’angolo quando si tratta di sport acrobatici.
Inoltre, l’attrezzatura che serve per praticare skimboard è davvero minima. Basta, infatti, munirsi della tavola più indicata per le proprie caratteristiche fisiche (peso in primis) e si è pronti al divertimento. Tra l’altro, i prezzi degli skimboard sono molto economici e chiunque può trovare il modello più idoneo alle proprie esigenze.
Infine, lo skimboarding può essere sfruttato anche come uno sport di passaggio. Infatti, può essere affrontato come allenamento per prepararsi a discipline più impegnative, come il kitesurf o, appunto, lo skateboard. Per molti, dunque, non è soltanto un modo per divertirsi, ma lo strumento perfetto per allenare il proprio fisico e mettere alla prova le proprie abilità.
Alcuni consigli
Come ogni sport, anche lo skimboard deve essere affrontare con consapevolezza e preparazione. Nonostante si svolga sulla spiaggia e in mare, infatti, è comunque una disciplina che richiede specifiche attitudini che non tutti possono avere.
Dunque, nel praticare lo skimboard servono, fondamentalmente, due capacità fisiche, ovvero la flessibilità e l’equilibrio. Chi si avvicina per la prima volta a questo sport, deve sapere come approcciarsi nel modo giusto. Questo serve sia per evitare incidenti sia per massimizzare il divertimento di surfare sulla battigia.
Innanzitutto, bisogna sapere come maneggiare la tavola, strumento principe per rendere lo skimboard divertente. Chi è destro, per esempio, deve tenere la parte superiore della tavola, detta nose, con la mano sinistra, mentre la parte posteriore o coda, conosciuta anche come tail, con la destra. I mancini, naturalmente, devono invertire la disposizione.
La prima azione da compiere è di lanciare la tavola sull’acqua radente alla sabbia e saltarci sopra con entrambi i piedi. Questo è il momento più importante, perché il modo nel quale salirai sulla tavola condizionerà il tempo e la velocità con cui riuscirai a cavalcare l’onda.
In proposito, la scelta migliore è di seguire la tecnica del “run-drop-slide”. Essa consiste nel lasciare cadere lo skimboard davanti a sé o leggermente davanti. Poi, con passo svelto, si deve saltare sulla tavola prima con un piede e subito dopo con l’altro.
In pratica, invece di lanciare lo skimboard di fronte a te e inseguirlo, devi fare in modo di compiere un movimento quasi unico. Certo, per farlo ci vorrà tempo e pazienza, perché si tratta di conciliare la tecnica con il tempismo. Se sei alle prime armi, allenati sulla spiaggia, in modo tale da acquisire l’abilità necessaria e, soprattutto, l’abitudine a compiere i movimenti in maniera sincronizzata.
Una volta salito sulla tavola, mantenere l’equilibrio diventerà molto difficile, sia per la velocità sia per i movimenti dell’acqua. Dunque, ciò che devi fare è tenere il baricentro più basso possibile e ammortizzare i movimenti con le gambe, senza essere rigido.
Inoltre, una delle difficoltà maggiori di usare uno skimboard è non scivolare sulla tavola. Per questo, è sufficiente usare un po’ di paraffina, ossia una cera speciale già molto sfruttata dai surfisti per creare maggiore aderenza alla tavola.
Dove praticare skimboard
Come detto all’inizio, l’elemento essenziale per praticare lo skimboard è l’acqua. Tuttavia, visto che non c’è bisogno di onde particolarmente alte o potenti, è sufficiente scegliere una qualsiasi spiaggia, sia di mare sia di lago.
Tuttavia, visto il successo crescente di questa disciplina, sono nati dei centri specializzati in cui è possibile sia allenarsi sia seguire dei corsi per imparare i vari stili. Il flatland, per esempio, può essere praticato ovunque, visto che si tratta dello stile più comune e facile da eseguire. Il wave rinding, invece, necessita di precise condizioni del mare e, dunque, la maggior parte delle volte è appannaggio di specifici luoghi frequentati da professionisti.
Oggi, sia in Italia sia all’estero, esistono diversi posti dove fare skimboard, alcune spiagge si sono, addirittura, specializzate e offrono servizi specifici per gli appassionati. Che ti piaccia praticarlo al chiuso o all’aperto, non avrai problemi a trovare la struttura e le condizioni ideali per massimizzarne il divertimento o per avere il supporto di istruttori professionisti.