Il Giubbotto Salvagente per Kayak: La Sicurezza Prima di Tutto!
La nostra panoramica sugli accessori per il kayak non può essere completa senza presentarti il giubbotto salvagente. Sappiamo che vi è anche chi non lo usa – ne abbiamo visti con i nostri occhi. E dissentiamo: il giubbotto salvagente è in assoluto l’accessorio più importante per chi va in kayak. In questo post ti presentiamo tre modelli per adulti ed uno per bambini
Se hai già un po’ di pratica con questo dispositivo di sicurezza non vi è molto da dire. Se invece non hai mai usato il giubbotto di salvataggio, ti diciamo subito come evitare l’errore che di norma compie chi è alle prime armi: scegliere il giubbotto in base alla taglia dei capi di abbigliamento. Il giubbotto in realtà va scelto in base al proprio peso, poiché deve esercitare una spinta di galleggiamento che ti permette di tenere la testa fuori dall’acqua. Le classiche taglie “S”, “M” ed “L” e così via quindi non valgono!
Ti diremo in più: se in commercio trovi giubbotti salvagente taglia “42” o anche “XL” senza le indicazioni del peso corporeo scappa! Si tratta di un dispositivo molto importante, ed in questo caso non ti conviene risparmiare qualche euro mettendo a rischio la tua sicurezza
[MODELLI A CONFRONTO]
Prosegui sotto per le singole recensioni.
1. Giubbotto Salvagente Helly Hansen
MIGLIOR SCELTA
Il giubbotto salvagente per kayak Helly Hansen è dotato di certificazione ISO 12402, il che garantisce che si tratta di un prodotto realizzato secondo i più alti standard di sicurezza. Si tratta di un giubbotto a basso profilo, che quindi non arriva fino al collo, ma copre la zona appena sopra alle scapole.
Lo Helly Hansen è dotato di schiuma davanti e di schiuma PE sul dorso per garantire una maggiore stabilità durante il galleggiamento. Può essere aperto e chiuso con un solo gesto grazie alla comoda zip frontale. Ha anche una cintura in vita, che si allaccia mediante un moschettone, e di un taschino staccabile sul petto. Questo dispositivo di salvataggio è disponibile in quattro colori: rosso, blu, giallo e nero.
Vi è chi – pensando alle esigenze estetiche – potrebbe scegliere il giubbotto di salvataggio in nero. Il nostro consiglio invece è di preferire quello giallo: il giubbotto di salvataggio, tra le sue caratteristiche, deve avere quella di garantire la massima visibilità di chi si ritrova a cadere in acqua, e magari non riesce a risalire sul kayak o a nuotare fino a riva. Il giallo è più visibile degli altri colori, e quindi andrebbe sempre preferito.
Chi non ha mai utilizzato un giubbotto di salvataggio deve sapere che il giubbotto salvagente è solo un dispositivo di sicurezza. Sostiene il naturale galleggiamento, permettendoti di tenere la testa fuori dall’acqua anche con mare in condizioni molto mosse. In ogni caso, ad onta del taglio o della fattura dei vari modelli di giubbotto, il salvagente ostacola i movimenti della nuotata, anche se sei un nuotatore provetto.
In particolare, questo modello della Helly Hansen è abbastanza stretto sul petto. Si tratta di una scelta di realizzazione del giubbotto salvagente: con il tempo, tutti i giubbotti tendono a cedere un po’. Inoltre, se è sufficientemente stretto, il giubbotto non tende a scivolare né verso i lati né verso l’alto quando lo indossi. Si tratta di un modello corto sui fianchi, che ti permette di pagaiare in tutta comodità.
Il giubbotto salvagente Helly Hansen è consigliato a tutti i kayakisti, esperti e non. Chi di solito usa le classiche misure dell’abbigliamento potrebbe avere difficoltà a capire quale taglia di giubbotto salvagente scegliere. In questo caso – come ti abbiamo spiegato più sopra, il dato di riferimento più importante è il peso corporeo.
2. Giubbotto Salvagente Gonfiabile Seac
Recensiamo il giubbotto salvagente gonfiabile Seac per rispondere ai dubbi dei nostri lettori. Non sono pochi quanti cercano un giubbotto gonfiabile: occupa meno spazio del tradizionale giubbotto con imbottitura in schiuma, ed è molto più comodo perché può essere usato solo all’occorrenza. Infine, vi è un dettaglio non trascurabile: costa anche di meno di giubbotti salvagente di altro tipo.
Ebbene, se sei tra quanti si accingono a salire in kayak o in canoa per la prima volta, e stai pensando di acquistare un giubbotto salvagente gonfiabile, ecco i fattori che devi considerare:
- se ti ribalti e cadi in acqua non hai materialmente il tempo per prendere il giubbotto dal kayak, gonfiarlo, ed indossarlo;
- se indossi il giubbotto salvagente gonfiabile: buona fortuna! Il giubbotto si sposta, ti fa sudare all’inverosimile, ed ostacola la pagaiata.
Questo non significa che il giubbotto gonfiabile sia un prodotto di cattiva qualità. Si tratta di un aiuto al galleggiamento, che quindi è più adatto a chi pratica snorkeling, che a chi vuole tentare uno sport d’acqua di tipo diverso. Ricorda che mantenere sempre una mobilità ottimale del collo, delle braccia e delle spalle è essenziale sia per chi è a bordo del kayak, che per chi cade in acqua.
Cosa succede se ti ribalti con indosso un giubbotto che ti ostacola nei movimenti, ed una volta sott’acqua non riesci a tirar via la gonna paraspruzzi del kayak? Per questo motivo, consigliamo il giubbotto salvagente Seac a chi pratica lo snorkeling. Si tratta di una digressione, certo. E tanti kayakisti staranno inorridendo. Ma per noi la sicurezza è importante. E lo sono anche i dubbi dei nostri lettori.
3. Giubbotto di Salvataggio Lalizas
Non sarà stiloso quanto i modelli della Helly Hansen, ma dalla sua il giubbotto di salvataggio Lalizas ha un punto di forza: la visibilità estrema. Questo giubbotto è realizzato solo in colore arancione fluorescente, ed è dotato di strisce catarifrangenti sul colletto ed ai lati del petto.
Quando cadi in acqua, queste sono le zone più esposte alla vista. Infatti, se galleggi in verticale, il giubbotto salvagente tiene il collo fuori dall’acqua, quindi il sole o – di notte – le luci di navi vicine riescono ad illuminare il catarifrangente sul collo. Se invece galleggi in orizzontale, la stessa funzione è svolta dalle strisce sul petto.
Questo modello di giubbotto di salvataggio inoltre è dotato di un fischietto, utile per attrarre l’attenzione di altri kayakisti o navigatori. Le cinghie con chiusura ed il laccio permettono che aderisca perfettamente al corpo, senza spostarsi.
Il Lalizas ha un colletto molto ampio ed alto, progettato per aiutare il galleggiamento della testa. Si tratta di un dettaglio non da poco: chi perde conoscenza durante la caduta in acqua, perché magari batte la testa contro uno scoglio o un altro ostacolo, in questo modo riesce riesce a tenere la testa su ed ha molte più possibilità di cavarsela.
Non neghiamo che il Lalizas sia un po’ meno comodo del giubbotto salvagente Helly Hansen. L’apertura delle maniche è sufficientemente ampia da consentire una pagaiata normale, ma alcuni potrebbero trovarlo un po’ lungo sui fianchi. Il colletto è alto, e potrebbe dare più fastidio di altri modelli di giubbotto salvagente privi di colletto.
Però secondo noi in acqua bisogna mettere la propria sicurezza sopra tutto. Le correnti, le ondate ed i mulinelli sono più forti anche del migliore nuotatore. Il giubbotto di salvataggio è un dispositivo di galleggiamento: in caso di difficoltà ti permette di tenere la testa sopra l’acqua e respirare fin quando non arriva qualcuno a darti una mano. Da questo punto di vista, secondo noi il modello Lalizas non ha nulla da invidiare a prodotti dal design più elegante.
4. Giubbotto di salvataggio per bambini Lalizas
Infine, ti presentiamo un giubbotto di salvataggio per bambini. Si tratta di un modello prodotto dalla Lalizas, che quindi ha le stesse caratteristiche del modello che vedi qui sopra. La differenza è solo nel peso che riesce a sostenere, che è tra i 30 e 40 chili. Come il modello precedente, anche questo è dotato di certificazione ISO.
Si tratta un modello di giubbotto salvagente perfetto per il tuo bambino, che ti permetterà di goderti le vostre uscite in kayak con la mente libera da ogni preoccupazione.