Erogatore sub: guida e migliori modelli in commercio
L’erogatore sub è uno degli elementi più importanti all’interno di un’attrezzatura da immersioni. Il suo utilizzo è strettamente collegato alle bombole, visto che permette di ridurre la pressione dell’aria in esse contenuta e di portarla a un valore equivalente a quello dell’ambiente circostante.
Fino a qualche anno fa, esistevano due modelli di erogatori, i monostadio e i bi-stadio. Oggi, i monostadio sono quasi completamente fuori produzione e hanno lasciato spazio a questi nuovi prodotti formati, appunto, da due parti. Ciò che le distingue è il materiale con cui sono costruite, perché una è composta da ottone cromato o satinato, mentre l’altra da ottone cromato o da fibre plastiche ad alta resistenza.
I 3 MIGLIORI EROGATORI SUB
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Come funziona un erogatore da sub
Inventato nell’ormai lontano 1942 da Jacques-Yves Cousteau e da Emile Gagnan, l’erogatore subacqueo è l’elemento che permette al sub di respirare l’aria contenuta nelle bombole, abbassandone la pressione e rendendola più simile a quella del luogo in cui avviene l’immersione. Grazie all’erogatore, l’aria viene compressa fino a 200 atmosfere, in modo tale da aumentare la quantità del gas interno e di ridurne l’ingombro. In questo modo, il sub avrà un’autonomia che varia a seconda della profondità a cui si spinge.
Come accennato sopra, l’erogatore si suddivide in 2 parti, chiamate primo stadio e secondo stadio. Il primo stadio può essere a pistone o a membrana ed è collegato alla rubinetteria della bombola attraverso un attacco a vite (DIN) o un attacco a staffa (INT). Il suo compito è di ridurre la pressione dell’aria all’interno delle bombole da 200-300 atmosfere a un livello simile a quello dell’ambiente in cui il sub si trova.
Il primo stadio a pistone è composto da due camere interne, delle quali la prima comunica direttamente con il gas contenuto nelle bombole, mentre la seconda, detta “camera intermedia” permette l’arrivo dell’aria al sub quando questi inspira. Riguardo, invece, al primo stadio a membrana, il suo funzionamento non cambia, ma è munito di una speciale membrana che serve a isolare la camera intermedia dalla molla che regola la spinta di taratura.
Il secondo stadio, infine, è la parte dell’erogatore che il sub tiene in bocca e dalla quale respira l’aria che arriva dalle bombole. Anche il secondo stadio contribuisce ad abbassare la pressione del gas e rende semplice la respirazione del sub anche grazie ad alcune innovazioni tecnologiche del settore, come i tubi di Venturi e le membrane sovradimensionate.
I 5 migliori erogatori da sub
Tenuto conto della vastità dell’offerta in materia di erogatori subacquei, di seguito abbiamo raccolto 5 tra i migliori modelli in commercio, sia per caratteristiche tecniche sia per rapporto qualità-prezzo. Ciascuno di esso può essere facilmente acquistato presso un negozio specializzato o sui maggiori store online come Amazon.
1. Scubapro MK25 EVO G260 R195
All’interno di questo specifico mercato, l’erogatore ScubaPro MK25 è, senza dubbio, il top di gamma. Il primo stadio è disponibile sia con attacco DIN sia con attacco INT, mentre il secondo stadio garantisce un flusso e un bilanciamento dell’aria ideale in ogni genere di immersione.
Grazie all’esclusivo brevetto XTIS, questo erogatore isola i suoi meccanismi dal freddo e offre un 30% in più di resistenza, senza mai compromettere le performance. Si tratta di un modello perfetto sia per i professionisti sia per i principianti, il cui maggiore punto di forza è proprio nell’erogazione facile dell’aria e nella comodità di utilizzo.
PREZZO:
2. Apeks – Erogatore XTX 200 XTX 40
Con questo erogatore, Apeks offre un modello ad alte prestazioni, ideato e progettato sia per soddisfare chi è in cerca di performance ottimali sia chi esige un design accattivante ed elegante.
Tra le sue principali caratteristiche, un primo stadio a membrana combinato che garantisce robustezza e massima potenza di lavoro. Inoltre, grazie alla cosiddetta “Dry Chamber”, si presta a immersioni in acque fredde e protegge da ogni agente atmosferico. Per quanto riguarda, invece, il secondo stadio, è più piccolo e più leggero rispetto ad altri modelli simili ed è dotato di supporto di Venturi zigrinato. Inoltre, è bilanciato a livello pneumatico e assicura un ottimo comfort respiratorio.
PREZZO:
3. Cressi Compact MC9/AC2
Non poteva certo mancare un marchio come Cressi, leader nel settore delle attrezzature per sport acquatici. Con questo erogatore, l’azienda italiana propone un modello molto leggero ma robusto e adatto anche agli utilizzi più assidui e intensi.
Uno dei suoi principali pregi è nel grande pulsante di spurgo, utile sia per svuotare il tubo dall’acqua sia come elegante elemento di decorazione. Inoltre, è munito di una sicura di bloccaggio del coperchio che può essere estratta senza l’uso di particolari attrezzi. Infine, vanta uno speciale sistema di doppio movimento (inserimento ed estrazione) che evita lo sgancio accidentale.
PREZZO:
4. Seac DX 200 Ice
Tra i migliori erogatori, non può certo mancare questo Seac DX 200 Ice, perfetto per le immersioni più estreme e le temperature più rigide. Ciò che lo caratterizza è un primo stadio in ottone forgiato e cromato, in grado di garantire una protezione termica costante a ogni genere di profondità.
Il secondo stadio, invece, si presenta con un design molto accattivante e impreziosito da una superficie anti-graffio e anti-corrosione. Grazie alle valvole di controllo, il sub potrà trovare l’impostazione migliore con immediatezza e facilità, anche indossando dei guanti.
PREZZO:
5. Mares 416171
Infine, questo erogatore Mares, caratterizzato dall’esclusivo sistema doppio DFC, in grado di affrontare ogni profondità. La sua principale peculiarità è un secondo stadio costruito interamente in carbonio e grazie al quale l’umidità viene ridotta al minimo, impedendo la classica secchezza orale.
Si tratta di un modello sicuro e affidabile e che può essere usato in ogni genere di circostanza, perché grazie alla funzione Mesh Grid, aiuta a ridurre l’impatto del flusso dell’acqua, in particolare quando ci si trova in mezzo a correnti forti.
PREZZO:
Come scegliere un erogatore da sub
Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione quando si sceglie un erogatore sub. Innanzitutto, le prestazioni che è in grado di garantire, perché devono essere in linea con le esigenze del sub. Le immersioni, infatti, vengono divise in due tipologie:
- Entro i 30 metri di profondità e considerate ricreative;
- Oltre i 30 metri di profondità e considerate tecniche.
Altra caratteristica importante è l’attacco del primo stadio che, come già detto, può essere di due tipi:
- DIN (a vite);
- INT (a staffa).
Infine, attenzione al rapporto tra i due stadi, perché esistono erogatori con primo e secondo stadio bilanciato ed erogatori che, invece, hanno un primo stadio bilanciato e un secondo stadio in upstream. Nel primo caso, ci troviamo di fronte a modelli indicati per le immersioni ricreative, nel secondo, invece, a erogatori per le immersioni più impegnative e professionali.
Erogatore da sub: consigli per la manutenzione
Insieme alle bombole, gli erogatori subacquei sono gli elementi che richiedono maggiore manutenzione. Da essa, infatti, può dipendere il loro corretto funzionamento e, soprattutto, la durata nel tempo.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, questa va effettuata dopo ogni immersione. La prima cosa da controllare è la chiusura del tappo di protezione del primo stadio, poi devi pulire l’erogatore, tenendolo immerso in acqua dolce per circa 10 minuti.
Per maggiore sicurezza, è consigliabile far revisionare l’erogatore sub da un tecnico specializzato almeno una volta l’anno. In questo modo, potrai conoscerne lo stato e, soprattutto, sapere quanto ancora puoi usarlo per le tue immersioni.